giovedì 12 marzo 2015

C'erano una volta ... i robottoni: Daltanious



Fan dei robottoni, quante volte avete pensato: "Chissà come finisce quel cartone" oppure "ma com'è iniziata quella storia" o magari vi è semplicemente venuta qualche curiosità riguardo un personaggio che conoscete benissimo. Ecco, la nuova rubrica del Daily Planet è pensata proprio per voi. Signori e signore: "C'erano una volta... i robottoni!".
Daltanious: serie di 47 episodi - tratta da uno dei mille mila manga mecha - approdata sui nostri schermi nel 1981. In Giappone le lame boomerang gli giravano già dal '79.
L'autore, tale Yoshiyuki Tomino (per gli amici "l'uomo formaggino") ha avuto le mani in pasta in qualcosa come una quarantina di anime (story board, regia o sceneggiatura) tra i quali: Mimì e le ragazze della pallavolo, Rocky Joe, Hurricane Polimar, il Tulipano nero, Kyashan, Daitarn 3 e tantissimi altri. Insomma, mica un pirla.

Trama:
Anno 1995 (futurissimo per l'epoca), i cattivoni alieni di turno, gli Akron, hanno già conquistato buona parte della terra. Gli umani vivono in schiavitù e, manco a dirlo, uno dei posti messi peggio è li Giappone. Cosa ci sarà mai in Giappone che attrae cosi tanto gli alieni io non lo so.

Kento, questo bel ragazzoto qui:


è il capo di una gruppetto di mariuoli. Un bel giorno, mentre il simpatico team di disagiati sociali sta cercando di evitare, correndo a più non posso, di portare a casa una manica di legnate per mano di un gruppo di persone stufe delle loro ruberie, si imbattono in una base spaziale segreta nel sottosuolo. Cosi, d'emblèe.
Manabu, nerd del gruppo (di cui abbiamo una diapositiva),



mette mano ai pulsanti che trova in giro e inavvertitamente, tra un milioncino scarso di tasti, preme l'unico destinato a far risalire in superficie la base; mandandone, di fatto, ad allegre signorine la segretezza. Fa quindi la sua comparsa il dottor Earl, scienziato di stanza alla base in questione, che non ha preso benissimo la cosa:


Ma vai in mona!!!


Com'è, come non è, la base viene individuata dagli Akron e Kento e Dani (spalla carismatica dal classico ciuffo sull'occhio, precursore della vecchia scuola Ed Warner/Daisuke Jigen)


vengono fatti salire rispettivamente sull'Antares (robot antropomorfo) e sul Gumper (la navetta di supporto). Come in quasi tutte le serie mecha dove i protagonisti sono ragazzi qualsiasi catapultati nella vicende della trama all'improvviso, i due ragazzi non si scompongono più di tanto e sconfiggono i cattivi in collegamento telefonico con il professor Earl. E qui viene spontaneo chiedersi quanto siano capre i piloti dell'aeronautica giapponese che dopo anni di addestramento non sono riusciti a fare quello che hanno fatto Kento e Dani con un esperienza di 4 minuti. Se si pensa che succede in parecchi anime, diamo finalmente una risposta alla domanda: perché sempre il Giappone? Per via della reputazione della sua aeronautica. Semplice.

Nelle puntate che seguono i giovini vengono a sapere che se uniscono l'Antares e il Gumper con il leone robot Beralios (del quale vi serviamo la solita diapositiva):



possono formare li fortissimo robot Daltanious che "odia gli stupidi, aiuta i deboli e dagli invasori ci difenderà". 
Purtroppo però Beralios è andato disperso quando il professor Earl (che è un'alieno) è atterrato sulla terra in condizioni non proprio agevoli diversi anni prima. Inaspettatamente si scoprirà che Kento ha il potere di richiamare Beralios, e ciò permette ad Earl di riconoscerlo come il figlio di Harlin, nobile della dinastia degli Helios scomparso all'età di 3 anni.
In soldoni, i nostri prendono a coppini gli Akron fino a cacciarli dalla terra, per poi andare anche sul pianeta Helios, sottomesso dai cattivi anni prima, e prenderli a calci nell'autostima pure li. Infine tutti quanti sul pianeta Zaar, dove gli Akron hanno casa, per elargire ulteriori coppini e mettere fine alla vicenda.
In tutta questa epopea Kento ritrova suo padre Harlin 



e rimane scioccato quando nota che è identico al supremo Kloppen 

anche se dall'unica foto trovata non sembra


(comandante delle forze militari nemiche). Kloppen si scoprirà però essere un biodroide, una copia sintetica.
Quando Zaar verrà conquistata grazie a Daltanious - il robot che tutto disintegra quando gli girano - il nemico sembra finalmente battuto e la sua minaccia scomparsa. I nostri eroi però  scoprono che Ormon (il super mega direttore generale dei cattivi) è riuscito a scappare ed è pure lui identico ad un membro della famiglia di Kento: il nonno Nishimura  padre di Harlin.
Nell'ulitma puntata, il cattivone spiegherà che è anche lui un biodroide e che è stato creato, come tutti i suoi simili, perché ad Helios vigeva la simpatica usanza di creare dei cloni dei regnanti con lo scopo di sostituirli in caso di malattia o morte o addirittura per fornire veri e propri pezzi di ricambio organici. Quando non servivano più venivano eliminati, senza che nessuno si curasse del fatto che fossero in realtà veri e propri esseri viventi con un'anima, pensanti e senzienti. Per farla breve il clone di Nishimura è sopravvissuto e gli sono girati parecchio i rognoni, tanto da metter su tutta la faccenda degli Akron per vendicarsi di Helios. Finirà comunque ucciso tra le fiamme perché Daltanious "non si arrende mai, è troppo forte e non è ancora nato chi lo batterà".

Da apprezzare in questa storia è il fatto che nessuno è davvero cattivo e nessuno è davvero buono. Tutti hanno un motivo per cui agiscono che va oltre la semplice definizione di giusto o sbagliato. L'anime è pieno di spunti di riflessione e di colpi di scena. La storia di Daltanious è davvero ben fatta e pensata. Non è buttata li tanto per far scontrare dei Mecha.


Angolo delle curiosità: 

Il nome di Daltanious in giapponese è Darutaniasu ed è stato ispirato a D'artagnan e alle sue avventure, precisamente quella  del terzo libro di Dumas, dove si narra della famosa maschera di ferro e del gemello che si sostuisce al re. Parecchi sono i rimandi al romanzo nelle dinamiche tra Harlin e Kloppen. Quest'ultimo, infatti, indossa una maschera di ferro



 ed è convinto di essere il principe di Helios.


Questo era li primo articolo della nostra nuova rubrica "Cerano una volta... i robottoni". Fateci sapere se vi è piaciuto, se c'è qualche robottone che vorreste fosse inserito in uno dei prossimi articoli o se avete dei consigli per migliorare la rubrica. (quelli costruttivi verranno presi in considerazione, gli altri li gireremo a Daltanious che vi spacca in quattro, vi fa una croce su e non ci siete più!)


C.K.















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