venerdì 29 aprile 2016

Tutti i "Superman" in carne ed ossa.


Dal primo Superman del 1948 (con le scene di combattimento in volo fatte a cartone animato, per risparmiare) all'ultima imponente creatura di Hollywood firmata Zack Snyder costata uno sproposito (dove qualcosa se lo potevano decisamente risparmiare). Scopriamo chi ha vestito la "S" e il mantello in tv e al cinema.

Kirk Alyn

Kirk Alyn, nome d'arte di John Feggo Jr, fu il primo attore in assoluto ad impersonare l'ultimo figlio di Krypton. Era il 1948 e Sam Katzman (produttore dell'epoca) si lanciò in quest'avventura innovativa: una miniserie di 15 episodi, di 15 minuti l'uno, sull'uomo d'acciaio, che sarebbero stati trasmessi al cinema poco prima dei film veri e propri. Ogni episodio finiva con un cliffhanger, quindi lo spettatore nel caso in cui avesse voluto sapere se Clark fosse riuscito a salvare quel dito in culo di Lois, avrebbe dovuto tornare al cinema a vedersi, che ne so, un film che magari gli interessava come una puntata di Sex and the city in un una scala da 0 a 50 sfumature di grigio. Per dire. Tuttavia l'anno dopo fece la stessa cosa con Batman e Robin (ne parleremo in un prossimo articolo), quindi la cosa in qualche modo avrà dato i suoi frutti.
Kutzman girò la mini-serie su Superman a Los Angeles e, per risparmiare, le scene d'azione in volo erano in versione animata. A dirigere gli episodi fu chiamato Thomas Carr.
Nel 1950 fu girata una seconda serie con il medesimo cast, al quale però si aggiunse Lex Luthor.
Kirk Alyn morì nel 1999 per via dell'Alzheimer, dopo essere comunque sopravvissuto ai suoi 3 figli.

George Reeves
Il secondo Superman della storia fu George Reeves, interprete del primo film per il cinema dedicato all'uomo d'acciaio. Superman and the Mole-men del 1952, che fece da apri-pista per il serial televisivo andato in onda lo stesso anno e proseguito per circa 6 anni. Nel '54 venne girato anche un corto (sempre con George Reeves) "Stamp day for Superman", prodotto direttamente dal dipartimento del tesoro degli Stati Uniti d'America e divulgato nelle scuole con l'obiettivo di incrementare la vendita di buoni del tesoro istituiti nel primo dopo guerra. La trama vede Superman fermare una rapina e venire a sapere che il ladro è finito a rubare perché non si era mai preso cura del proprio denaro e l'aveva sperperato tutto. Quindi Superman gli consiglia di investire in buoni del tesoro e gli fa il pippotto educativo sull'american way. Altro che Doomsday, Zack Snyder non ha capito una fava. 
Reeves finì i suoi giorni nel 1959, all'età di 45 anni, per suicidio. Si sparò una pallottola in testa per quella che venne supposto, fosse una depressione causata dalla perdità di poopolarità dopo la fine della serie "Adventures of Superman". Questa vicenda è trattata nel film Hollywoodland e Reeves è interpretato da Ben Affleck che, per l'occasione, veste i panni dell'uomo d'acciaio.

Affleck in "Hollywoodland" del 2006 nei panni di George Reeves



Christopher Reeve
Ed eccoci al Superman più famoso di tutti, all'uomo d'acciaio per antonomasia. Christopher Reeve stava a Superman come Maradona al calcio e Jordan al basket. Lineamenti, taglio degli occhi, intensità dello sguardo. Lui era, è e sempre sarà, il più grande super eroe del mondo.
Inizialmente scartato per la parte, venne "ripescato" dopo che per i capricci di Marlon Brando (Jor-El nel film) la produzione fu spostata dall'Italia all'Inghilterra e Guy Hamilton (regista assunto per dirigere la pallicola) avendo guai fiscali da quelle parti rinunciò al film. Venne così chiamato Richard Donner che diede la parte a Reeve e lo rese immortale. Reeve fu Superman dal 1978 al 1987, anno in cui uscì Superman IV, dimenticabile su una scala da 0 a "4 cosa?".
Nel 1995, durante una gara a cavallo, Reeve cade dalla sella procurandosi lo spostamento di due vertebre cervicali e una lesione del midollo spinale. L'ironia del destino aveva beffato l'uomo d'acciaio. Completamente paralizzato dal collo in giù e costretto a respirare tramite un respiratore artificiale, si spense nel 2004 a causa di un infarto arrivato dopo un primo arresto cardiaco, causato da un infezione, procurata da una piaga da decupito.

Dean Cain
Nel 1993, sotto effetto di stupefacenti, John Byrne partorì  "Lois & Clark, le nuove avventure di Sperman". Il serial, senza che qui al Planet si riesca a farcene una ragione, andò avanti fino al 1997 e il nostro eroe ebbe il volto di Dean Cain. La serie è un puccioso tentativo di buttare sul tenero una storia di cazzotti intergalattici. Al centro della vicenda c'è l'amore tra Lois e Clark, contornato dall'amore tra Clark e i suoi genitori adottivi, contornato dall'immensità del cazzo che me ne frega.

Tom Welling
 Nel 2001 è il turno di Tom Welling che, seppur non vedendo nemmeno da lontano la "S" e/o il mantello per 10 stagioni, impersona Clark Kent in questa "rivisitazione" in stile Dawson's creek delle avventure del giovane Kal-El, quando ancora nemneno sapeva di essere Kryptoniano. 
Smallville di per se è un buon prodotto, il target è quello dei teen drama, non lo seguivano certo i puristi del fumetto. Le forzature erano sempre dietro l'angolo e le incongruenze con la mitologia del personaggio (alcune risolte entro la fine, alcune no) erano all'ordine del giorno. 
Smallville era il prescursore di serie tv come Arrow e The Flash, solo un pò più figlia dell'epoca in cui fu prodotta, dove teen drama come Dawson's creek o O.C. la facevano da padrone.
Tom Welling venne anche preso in considerazione, nel 2006 per "Superman Returns" visto il successo come Clark Kent e la sua effettiva somiglianza con il personaggio. Bryan Singer, però, gli preferì Brandon Routh, perché voleva distaccarsi dalla serie tv e proporre un prodotto adulto e a se stante. Il volto dell'attore, secondo lui, non avrebbe permesso ai fan (che lo acclamavano a gran voce) di immergersi completamente nell'universo narrativo che aveva in mente, che nulla aveva in comune con la serie "Smallville".

Brandon Routh
Brandon Routh era perfetto. Mascella, ciuffo, sguardo; somigliava anche vagamente a Christopher Reeve in alcune inquadrature. Peccato che come attore fosse un pastore dei pirenei. Un cane, insomma. Bryan Singer lo scelse per il suo "Superman Returns" del 2006. Il film avrebbe dovuto riprendere proprio l'universo narrativo della saga interpretata da Reeve, immaginando che il supereroe fosse stato lontano dalla terra per 5 anni e che nel frattempo Lois Lane avesse figliato e preso casa con un altro (salvo poi scoprire che il figlio di Lois sposta pianoforti con una mano, quindi, forse, prima di andar via...) .
Nonostante un Kevin Spacey IMMENSO nei panni di Luthor (chiaramente ispirato a Gene Hackman), il film fece un buco nell'acqua per mancanza d'innovazione. Con i mezzi del 2006, star li a girare ancora Superman che deve vedersela con il solito Luthor e la kryptonite è un po da pirla. A nulla valsero le promesse di Synger riguardo un sequel pieno di sberloni con Doomsday, il progetto fu accantonato.
Brandon Routh, però, con i supereroi si è preso evidentemente bene e adesso è Ray Palmer/Atom nell'universo televisivo Dc. Quello di Arrow e Flash, per intenderci.

Henry Cavill
Ed eccoci giunti all'ultimo della lista, l'attuale detentore di "S" e mantello: Henry Cavill. 
Man of steel è un film del 2013, scritto da David Goyer e Zack Snyder e diretto da quest'ultimo. 
L'idea alla base del film è quella di un completo reboot del personaggio, allontanandosi da tutto quello che già era stato fatto. Il tono è più cupo, serioso e austero. Il che, per un personaggio che è luce e speranza non è proprio il massimo, nonostante Cavill visivamente sia un Superman da 10 e lode (anche se qui al Planet abbiamo deciso che se non gli mettono sto benedetto ciuffo non avranno mai più i nostri soldi). A non convincere sono alcune delle libertà che si è preso Snyder nel reinventare il personaggio e il suo mondo, dalla mitologia di Krypton agli atteggiamenti del protagonista. Al momento il Superman di Cavill è inserito in quello che è il DCEU (Dc expanded universe), ovvero la mega saga crossover che vedrà i più grandi eroi della Dc formare la Justice League e dare vita al film omonimo, si presume quindi che il mantello sarà suo per lungo tempo.


Questa era la lista completa degli attori che hanno vestito i panni di Superman (se per caso ne ricordate qualcuno che non è stato menzionato fatecelo sapere). 

MENZIONE SPECIALE:
Gli attori che hanno "rischiato" di diventare l'ultimo figlio di Krypton (provino superato ma film annullato):
Nicolas Cage
Il buon Nicola Gabbia fu scritturato (arrivando addirittura alle varie "prove costume", come dimostrano le foto qui sopra) per il progetto "Superman Lives" di Tim Burton. Poi, per fortuna, Dio ha guardato giù e ha mandato tutto a puttane.

Josh Hartnett
Il giovane Josh, fu scelto battendo John Travolta e Bradd Pitt nel rush finale per il "Superman fly by" di J.J. Abrams. L'immagine è chiaramente una fan made, il film andò a signorine ancor prima delle prove costume. E meno male!


C.K.

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