giovedì 28 maggio 2015

Supergirl, Pilot: la recensione

Gente del Planet, ci siamo propinati per voi il Pilot di Supergirl. Se volete sapere com'è andata non vi resta che aprire l'articolo.

Supergirl 2015 di Greg Berlanti, lo stesso di Arrow e The Flash per rintenderci.
Il tratto caratteristico dell'autore (che pensavamo fosse della Cw) è l'intro in prima persona e anche qui non manca. In questo caso il suo nome è Kara Zor El, mica Barry Allen o Oliver Queen. Cioè, robe spesse.
Gli autori hanno deciso di nominare Superman il meno possibile (lo fanno una volta sola)  e ci troviamo quindi catapultati in una serie infinita di "ammiccamenti" (occhiolino) che fanno riferimento al famoso eroe DC. In ordine assolutamente sparso abbiamo: il mio amico in blu, l'uomo d'acciaio (ma va?), l'altro tizio che vola a Metropolis, il ragazzone, LUI (gettonatissimo) e via dicendo... fino ad arrivare alla chicca, al non plus ultra della spavalderia da scuola media e della leggenda metropolitana: "mio cugggino"!! Suo cuggggino di qua, suo cugggino di la...tanto che sembra di stare in una canzone di Elio e le storie tese. Questa:

Poi, gli sceneggiatori, mettono la ciliegina sulla torta improvvisando improbabili ciuffi su poveri bambini indifesi come a dire: è LUI!! Capito? E' LUI!
oltretutto qui grazie ai sub si trova testimonianza di uno dei 200 "LUI" sparsi per l'episodio
La trama è semplice, Kara segue il cugino più piccolo sulla terra con il compito di difenderlo ma, al contrario del piccolo Kal, rimane bloccata 24 anni nella zona fantasma perché l'esplosione di Kripton devia la traiettoria della sua navicella. Arriverà quindi sulla terra quando suo cugggino non ha più bisogno di essere difeso neanche un pò e andrà per la sua strada. In tutto questo, lei, che è più grande di LUI, arriverà sulla terra ancora ragazzina in quanto nella zona fantasma non si invecchia (sembra) e sarà quindi più piccola di suo cugggino, che ormai si è presentato al mondo e ha cominciato a spargere cinquine per la galassia. Cioè.. capito no?
L'altro tizio che vola a Metropolis (occhiolino) l'affida quindi ad una famiglia di campagna: I Denvers.
Che lei poi si affeziona subito e glielo dice chiaro "Vi voglio bene Denvers" e ci fa cantare una canzone da Cristina D'Avena al loro anniversario.
Papà Denvers è Dean, quel figlio di un Cain. Il superman di "Lois&Clark le tristissime nuove avventure di Superman"che qui ancora non ci regala altro che i 25 kg che ha messo su. Vedremo se avrà dello spazio nel proseguio della serie.
Comunque, com'è, come non è Kara cresce e va a National City a lavorare come assistente personale in una holding il cui capo è Ally Mc Beal invecchiata malissimo, qui in versione "Il diavolo veste Prada", solo che in questo caso, Prada o no, veste proprio male.

La sua vita scorre tranquilla nell'anonimato più assoluto e lei comincia a rosicare per il fatto che suo cugggino fa delle cose che potrebbe fare anche lei, quindi che cazzo ci sta a fare a portare il caffè ad Ally McBeal? Che voglio dire, cioè, ci sta (bordello). Quindi nonappena il trito e ritrito aereo sta perdendo quota sulla città (in questo caso non c'è Lois Lane a bordo ma la sorella terrestre della protagonista) lei si lancia in volo, lo afferra, lo riporta giù, salva tutti e la sorella la prende bene, diciamo:

Lei, comunque, lo fa lo stesso e, anzi, spiffera tutto al suo collega-confidente, il giovane Win, che prende la palla al balzo e fa un figura da pochissimo, meritandosi il cambio di nome in Fail:





Si sa, questa cosa del politically correct e delle quote nere, all'interno della fiction in genere (Tv o cinema) sta sfuggendo di mano agli autori e quindi, anche qui, ci ritroviamo il solito personaggio che di colpo ha preso troppo sole. Dopo Perry White (White cazzzoooo!!!) in Man of Steel e Johnny Storm nel reboot dei Fantastici 4, signori (come anticipato in un precedente articolo) ecco a voi il fighissimo  e nuovissimo Jimmy Olsen che, come dimostra questa serie di diapositive è pure permaloso:
Il ragazzone, naturalmente è LUI (il LUI di Metropolis)


Jimmy è stato mandato da LUI in persona a prendersi cura della cuginetta, la quale non si dispiace per niente. Oltretutto, avendo gli stessi poteri del cugggino, ha già controllato se quella famosa cosa che si dice su quelli di colore è vera e...

Pare proprio di si
Quindi, bando alle ciance, senza spoilerare troppo la storia, com'è sto Supergirl? Le basi ci sono, i comprimari anche, lei è superlativa, anche se più che Kara Zor El sembra Felicity Smoak, ma la cosa non ci tange. Hanno usato il solito "espediente" per dare un senso e una provenienza a tutti i super cattivi: in Smallville fu la caduta dei meteoriti, in Flash l'acceleratore di particelle e qui la prigione della zona fantasma è arrivata sulla terra insieme a Kara e tutti  i"!malamente" intergalattici si sono sparsi per il nostro pianetino. Ma ci sta, va bene. L'importante è partire in qualche modo, valuteremo l'evoluzione, Dovranno trovare un ottima scusa per non far intervenire LUI, visto che c'è e sente e vede abbastanza bene, ma Warner Bros lo vorrà sicuramente cieco, sordo e fottesega.
Noi gli diamo un 6 e mezzo e attendiamo la serie.

Voi cosa ne dite?

C.K. (LUI, ma non ditelo a nessuno).












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