venerdì 13 maggio 2016

Civil war di M. MIllar la storia vera! (prima parte)


Mitizzato o realmente una bomba? Nel senso: il fumetto di cui tanto si parla negli ultimi mesi per via del film Marvel/Disney (che ci azzecca poco e niente,  ma vabbè) rischia di essere come quella bellissima ragazza che nei nostri ricordi era perfetta e rimpiangeremo per sempre, nonostante in realtà passare una giornata con lei fosse come avere della lana vetro nelle mutande...o era davvero un capolavoro del genere? Scopriamolo.

Uscita nel maggio 2006 e  conclusasi nel febbraio 2007 (con qualche ritardo quindi, visto che gli albi sono solamente 7) la civil war fumettistica è stata scritta da Mark Millar, disegnata da Steve McNiven e "chinata" da tipo 5 persone diverse di cui non si ricorda mai nessuno quindi figurati se lo facciamo noi adesso.
Il concetto che sta alla base della storia è questo: fino a che punto i supereroi possono agire indisturbati e decidere arbitrariamente cosa fare e come? Un concetto molto moderno, visto che fino a "prima" la fiducia ai supereroi era una cosa scontata, un fatto ovvio. Loro ci difendono, sono gli unici che possono farlo, meno male che ci sono e pazienza se si fregano le meglio patonze sul mercato. Fino a che Mark Millar non ha deciso che le cose sarebbero dovute cambiare, che qualcuno avrebbe cominciato a contare i danni collaterali di questa "libertà d'azione". L'opinione pubblica sarebbe cambiata per via di un episodio che avrebbe funto da classica goccia che fa traboccare il vaso. Steek-hutzee, insomma!

STAMFORD, CONNECTICUT:


I "New Warriors" sono un giovanissimo gruppo di pirla supereroi che sta girando un reality show che parla, per l'appunto, delle loro imprese da pirla supereroi. Per inaugurare la seconda stagione dello show decidono di catturare un gruppo di evasi che si sono barricati in una casa. Il gruppo di manigoldi, però, vanta, tra gli altri, membri del calibro di Speedfreek (un tizio che ha quasi steso Hulk, dicono) e Nitro (che controlla le onde elettromagnetiche ed è capace di farsi esplodere rigenerando ogni volta il suo corpo), quindi i giovani supereroi pirla (che tra le loro fila possono annoverare si e no l'uomo temperamatite e la donna tampax) dopo qualche secondo di ovvia perplessità, in cui metà del gruppo se la fa nel costume, decidono di agire perché "the show must go on" e quindi va bene cosi. Dopo una rissa di gruppo dove i nostri, a sorpresa, riescono anche a portare a casa qualche punto, Nitro decide di farsi esplodere per far capire chi comanda e rade al suolo l'intero quartiere.
"vi siete messi cotro i ragazzi grandi stavolta"
La scena si sposta alla commemorazione funebre delle vittime del disastro. Tony Stark (che ha preso parte alla cerimonia) viene avvicinato da una donna che lo accusa, in quanto finanziatore degli Avengers e dello S.h.i.e.l.d., di essere il diretto responsabile della strage in questione e della morte di suo figlio. Tony prova a prendere le distanze dai New Warriors, spiegando alla donna che lui non ha nulla a che fare con quei pirla, ma la donna gli sputa in faccia accusandolo di avere le mani sporche di sangue.
Giornali, tv, radio... ovunque l'argomento principale è lo stesso: "i superumani non dovrebbero registrarsi e rispondere a qualcuno, piuttosto che agire per conto proprio?" La D'urso invita le vittime e Vespa fa il plastico del luogo dell'incidente.
Nel frattempo Johnny Storm (la torcia umana del colore giusto) rimane vittima di un'aggressione davanti una discoteca e cade in coma; alcuni avventori del locale, infatti, non hanno gradito che il fratello della donna invisibile saltasse la fila bullandosi della sua posizione di membro dei Fantastici 4 e lo hanno scartavetrato di mazzate. Bravo Johnny, è proprio il periodo giusto per vantarsi di essere un supereroe.
Una nutrita schiera di gente in maschera si ritrova quindi al Baxter Building (covo dei fantastici 4) per una straordinaria riunione di condominio. Argomento principale: lo sputtanamento generale della categoria.
"... il sig.Howlett quando prende l'ascensore riga tutta la tastiera"
Naturalmente gli eroi sono in disaccordo tra loro, c'è chi vorrebbe registrarsi per usufruire di contributi pensionistici e ferie (giuro) e chi crede che la cosa sia una buffonata perché creare una lista di tutte le identità dei supereroi di modo da potergli versare i contributi, rischia di rivelarsi un tantinello pericoloso per la privacy e il quieto vivere. Tipo che ti ritrovi in casa la tua nemesi mentre stai leggendo "la Gazza" sul cesso.
Captain America, sull'elivelivolo dello S.h.i.e.l.d., sta discutendo della stessa identica cosa con il comandante in capo Maria Hill, la quale vorrebbe che Steve decidesse di sposare la causa della registrazione e si recasse a catturare eventuali dissidenti. Ma a sorpresa il simbolo americano non ci sta, pensa che questa situazione porterà ad una guerra fratricida e aggiunge che lui non ha intenzione di prenderne parte. Allora la Hill pone il suo ultimatum: "Capitano o mangi questa minestra o salti dalla finestra" e lui, che la minestra gli ha sempre fatto schifo, soprattutto quando gliela impongono, appollottola una decina di agenti s.h.i.e.l.d. e salta dalla finestra, letteralmente:

Mentre è in aria (ricordiamo che si è gettato giù dall'elivelivolo dello s.h.i.e.l.d. mentre era in quota) fa un paio di piroette, schiva qualche proiettile, fuma una sigaretta chiedendo pure da accendere, atterra sul lunotto anteriore di un jet che stava rientrando all'interno dell'helicarrier governativo e redarguisce il pilota per l'esclamazione che gli sfugge vedendoselo arrivare in braccio dalle nuvole.
Top! Numero uno indiscusso!

Alla conta dei fatti: Capitan America è entrato in clandestinità insieme a quelli che la pensano come lui, il congresso degli Stati Uniti d'America ha ufficialmente approvato l'atto di registrazione dei superumani e chiunque non si faccia assumere dal governo è un villanzone e Tony Stark (toccato dalle parole rivoltegli dalla madre di quel bambino morto a Stamford) si fa garante dell'atto di registrazione e capo ufficio dei nuovi assunti.
Captain America e i suoi, ribattezzati "vendicatori segreti" ( Falcon, Daredevil, Luke Cage, Patriot, Ercole, Golia, Cable, Cloak, Wiccan etc..) continuano a svolgere il loro mestiere da supereroi ma per non dare nell'occhio e per non farsi beccare dai loro ex colleghi che ne conoscono le  identità, si fanno aiutare da Nick Fury che fornisce loro documenti falsi e identità fittizie, per poter stare tranquilli quando non sono impegnati a salvare un mondo che non vuole essere salvato da loro.
Tony Stark e i suoi vendicatori ufficialissimi (Reed Richards, Spiderman, La donna invisibile, la Cosa, Calabrone, Wasp, Hulkling, She Hulk etc..) salvano il mondo a loro volta e nel frattempo cercano di rintracciare i loro ex amici, ora dissidenti.
Peter Parker, convinto sostenitore della causa di Stark decide, in una scena epica, di rivelare la propria identità in diretta televisiva procurando un travaso di bile a J.J. Jameson.

Inizia quindi il mercato di riparazione di gennaio e il #teamStark, nella persona del direttore sportivo Reed Richards (mr. Fantastic) si reca in Wakanda per chiedere alla Pantera nera di unirsi alla squadra, ma T'challa decide di rimanere neutrale, in quanto è consapevole che a lui non piace quando gli Stati Uniti si impicciano dei fatti del Wakanda e quindi deduce che per valga lo stesso anche per loro. Trattativa sfumata.
Nello stesso momento Tony cerca il colpaccio invernale, facendo una proposta di contratto agli x-men al completo, ma i ragazzi di Xavier preferiscono tenersi da parte perché dare la caccia a chi si batte per una giusta causa senza il consenso di nessuno è una cosa che li tocca nel profondo (la storia, da sempre, degli x-men) e quindi figurati se adesso di colpo si mettono a fare i caramba. Tony si alza e se ne va, dirigendosi senza indugio alla prima farmacia per comprare una pomata per i bruciori di culo. Sembra il calciomercato del Milan.

La GEFFEN-MEYER CHEMICALS
Un gigantesco incendio è divampato in un'azienda chimica, la radio ha parlato di circa 400 operai imprigionati tra le fiamme, cosi i vendicatori segreti di Cap si recano sul posto con l'intento di rendersi utili. Cable però, che è collegato alla rete, non riceve segnali di emergenza o simili e dopo aver letto su di una targa che il posto in cui si trovano non è altro che una divisione della Stark Industries capiscono di essere stati attirati in una trappola. Cloak e Wiccan vengono colpiti da proiettili tranquillanti (di modo che i loro poteri di teletrasporto non possano essere sfruttati per un'eventuale fuga) e la squadra di Iron man fa capolino al gran completo. Tony ha però un messaggio di pace, vuole convincere Steve a ritrattare, a fare marcia indietro e gli tende la mano:


Tony, convinto per un attimo che le cose stessero volgendo al meglio, nota sulla palmo del guanto dell'armatura un piccolo congegno attaccatogli da Steve durante la loro stretta di mano. "Non dovevi stendere i miei due ragazzi Tony" dice Cap prima di colpire Iron man la cui armatura è resa innocua proprio da quel minuscolo congegno concepito dallo s.h.i.e.l.d.  nel caso in cui Iron man fosse diventato una minaccia.
Scoppia cosi la rissa generale e tutti gli eroi cominciano a darsele di santa ragione chiedendosi reciprocamente scusa ad ogni sberla. Nessuno vorrebbe essere in quella situazione, chiaramente. Tony, steso a terra, ordina all'armatura di resettarsi e riavviarsi e si scaglia contro Capitan America con tutta la sua forza. Com'è logico che sia per il Capitano le chance di tirare giu Iron man a cazzotti sono limitate e infatti ne porta a casa più di qualcuna.

Ercole, resosi conto della situazione di Cap (Tony lo sta massacrando) si getta disperato in difesa del suo leader e amico:



Ma lo stesso Ercole viene spazzato via da un colpo di inaudita potenza scagliato da un nuovo arrivato. Nello stupore generale, irrompe sulla scena il Dio del tuono, creduto morto.

eeeeeeeeee..... FINE PRIMA PARTE!

C.K.






Nessun commento:

Posta un commento